Regia: Mario Mattòli; Soggetto: Mario Mattòli e Steno; Sceneggiatura: Age, Jean-Jacques Rastier, Steno; Produttore: Excelsa Film; Direttore della Fotografia: Jan Stallich; Musiche: Eldo Di Lazzaro dirette da Pippo Barzizza; Montaggio: Fernando Tropea; Scenografia: Gastone Medin, Roland Jean Quignon; Direttore di Produzione: Ignazio Luceri; Aiuto Regista: Armando Grottini; Fonico: Ovidio Del Grande; Durata: 90 minuti; Anno: 1947.
Interpreti: TOTÒ (Gasparre), Carlo Campanini (Battista), Isa Barzizza (Matilde), Nerio Bernardi (il duca Filippo), Raymond Bussières (il signor Deval), Franca Marzi (Susanne De La Pleine), Ada Dondini (Beatrice, direttrice di Passy), Guglielmo Barnabò (il giudice), Annette Poivre (la chiromante), Luigi Almirante (il boia), Galeazzo Benti (Giorgio, un ufficiale), Mario Castellani (il maggiordomo), Raimondo Vianello (un ufficiale), Nico Pepe (abate Faria), Ughetto Bertucci (il generale), Irene Genna (una collegiale), Dina Romano (la domestica del boia), Toto Mignone (il cinese), Luigi Erminio D’Oliva (Napoleone III), Achille Maieroni (il segretario di Napoleone III), Paolo Ferrara (il custode del parco), Giorgio Capecchi (il direttore del club), Lionelli Zanchi (il cameriere del club), Mario Besesti (la voce narrante).
“I due orfanelli” (1947), si rifà come parodia ad un film di successo popolare, girato in piena seconda guerra mondiale, come “Le due orfanelle” (1942), ed a “Il fiacre n.13” di Mario Mattòli (in due episodi: “Delitto” e “Castigo”, 1947), del quale, dallo stesso regista, furono riutilizzati scene e costumi.
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